L'angolo dell'ARTE | Alfredo Ossino |
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Correnti Artistiche |
SURREALISMO |
Il surrealismo è un movimento culturale che si è molto diffuso
del novecento e che ha origine nel Dadaismo, del quale può considerarsi un’evoluzione.
Questo movimento ha influenzato tutto il campo artistico e non solo le arti visive, ma anche la letteratura.
Il movimento nacque ufficialmente in Francia nel 1924, quando viene pubblicato il primo
manifesto del movimento "Manifeste surréaliste", che definiva il
surrealismo : Automatismo psichico puro, attraverso il quale ci si
propone di esprimere, con le parole o la scrittura o in altro modo, il
reale funzionamento del pensiero. Comando del pensiero, in assenza di qualsiasi
controllo esercitato dalla ragione, al di fuori di ogni preoccupazione estetica e morale. Nel 1925 a Parigi è stata allestita la prima mostra del movimento. |
René Magritte - Galconde Salvador Dalì - La tentazione di Sant'Antonio (1946) joan Mirò - Paesaggio catalano L'automatismo psichico significa quindi liberare la mente dai freni inibitori, come la razionalità, l'educazione, la moralità, ecc…, in modo che il pensiero è libero di vagare. In questo modo si estrinseca l'inconscio che altrimenti appare solo nel sogno. Nella parte finale del manifesto del surrealismo vengono dati consigli di vario genere, soprattutto dal punto di vista della poetica di gruppo, ad es. su come discutere, il modo di superare la noia, opinioni sulla morte ed esempi di frasi surrealiste. Gli aderenti al movimento non avevano schemi fissi nella realizzazione delle opere. I dipinti che realizzavano erano anzi molto diversi tra loro, ma tutti erano riconducibili a due matrici principali: un filone figurativo e un filone astratto. Ispirazione principale per gli artisti furono i sogni e le immagini, ispirandosi alle ricerche di Sigmund Freud, cercarono di creare atmosfere simili ad essi. Per rappresentare questo mondo, i surrealisti, nel campo pittorico, fecero ricorso a varie tecniche pittoriche. Alcuni usarono la tecnica del frottage, cioè lo sfregamento di una matita su un foglio appoggiato a una superficie irregolare, altri utilizzarono il collage usando materiali diversi per riprodurre contenuti onirici e visioni inconsce. Fra i principali pittori surrealisti ricordiamo: Joan Mirò, Yves Tangury, René Magritte, Salvator Dalì, Man Ray, Max Ernst, Marcel Duchamp, Hans Arp, André Masson, Pierre Roy, Paul Delvaux, Sebastian Matta, Arshile Gorky, Mac Zimmermann. Il Surrealismo vuole negare la realtà, ma trasfigurarla e per far questo
si serve di due tecniche, quella degli accostamenti inconsueti e quella
delle deformazioni irreali. Il poeta Lautréamont a proposito di
accostamenti inconsueti diceva: “bello come l'incontro casuale di una
macchina da cucire e di un ombrello su un tavolo operatorio” ed in
effetti simili situazioni generano un'inattesa visione che sorprende per
la sua assurdità e perché contraddice molte delle nostre certezze. Alcuni artisti, come Magritte non amavano dipingere. Avevano infatti un atteggiamento distaccato rispetto alla pittura. Le loro opere infatti, rifiutano ogni cedimento pittorico. Le opere di Magritte sono fredde, lisce, meticoloso senza palpiti, senza tocchi particolari, o incidenti di percorso. Tuttavia, si collocano nel cuore della pittura, vale a dire nella centralità dialettica dello sguardo e nella sintesi della visione. Visione intesa come territorio presidiato dall'arte moderna e rivendicato in quanto specificità conoscitiva inalienabile e paritetica rispetto all'attività scientifica, fìlosofìca e tecnologica. |