L'angolo dell'ARTE | Alfredo Ossino |
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GUSTAV KLIMTLa storia artistica di questo maestro della pittura, coincide con quella della Secessione Viennese. La Secessione raggruppa quei movimenti artistici, nati alla fine del 1800 in Germania e in Austria, che volevano creare uno stile diverso da quello accademico, non inteso però come una rivolta contro l'arte del passato, ma come la creazione di una propria espressione artistica in Austria e sopratutto a Vienna, che era in quel momento una delle capitali europee artisticamente più attiva. Il romanticismo dell'epoca, era però unito alla consapevolezza della imminente fine di quel mondo, come infatti avvenne con lo scoppio della prima guerra mondiale e la scomparsa dell'Impero Austro-Ungarico. Questa consapevolezza è riscontrabile anche nelle opere di Gustav Klimt, che è stato il protagonista più rappresentativo della Secessione Viennese. |
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BIOGRAFIA E OPERE di GUSTAV KLIMTAllegoria della scultura (1889) Giuditta (1901) Acque agitate (1904) Il bacio (1907) Gustav, dal 1876 fino al 1883, a Vienna, frequentò la Scuola di arti e mestieri. Nel 1880 dipinse le quattro allegorie del Palazzo Sturany a Vienna e il soffitto della Kurhaus di Karlsbad. Nel 1888, giovanissimo, insieme al fratello ed un amico, formò una società artistica di decorazioni. Nel 1892 morì sia il padre che il fratello Ernest (ancora ventottenne). Gustav rimase profondamente colpito e non dipinse per quasi un anno. In seguito riprese a lavorare e si assunse l'onere di mantenere la madre, la cognata e la nipote. Gli vengono affidati molti lavori, tra i quali la decorazione dell'aula magna dell'Università (1894). I lavori saranno realizzati dopo molti anni e quando vengono presentati, rispecchiano il mutamento stilistico del giovane pittore. I professori dell'università protestarono contro questa opera, che non rispecchiava il limpido stile storico tanto amato dai viennesi e quindi le loro aspettative. Noncurante delle critiche, Gustav Klimt realizza tutti gli altri pannelli nello stesso stile, ma viene duramente contestato dai committenti, che si aspettavano una sobria rappresentazione della cultura, ma che invece trovano un turbinio di corpi sensuali. La protesta del corpo docente arriva fino al parlamento, e Gustav decide di rompere il contratto e restituisce l'anticipo avuto. Nonostante tutto, il pittore trova clienti tra le ricche famiglie ebree della borghesia viennese, che amano l'arte d'avanguardia e per le quali realizzerà molti ritratti. Intanto, grazie ai contatti con gli altri movimenti di Secessioni, di Berlino e di Monaco,
di cui è membro, Klimt espone i suoi lavori a livello internazionale e nel 1900 Filosofia
(che aveva realizzata per l'università) riceve la medaglia d'oro all'Esposizione Universale di Parigi. Nella Giuditta II del 1909 la donna ritratta, ha quasi le sembianze di una sirena.
Questo scandalizzò la società viennese dell'epoca, che artisticamente vedeva figure femminili idealizzate
e non l'eccessivo realismo delle figure e dei nudi di Klimt.
Il pittore inoltre le abbellisce con forme ed elementi simbolici classici, che hanno una funzione decorativa, che da grande risalto alla figura. |