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VINCENT VAN GOGH


È stato un pittore dall'esecuzione vigorosa, intensa, esaltata e brutale. Il suo disegno rabbioso e potente, risulta a volte maldestro e anche un pò grossolano, ma che ne esalta il carattere e lo semplifica. Egli elimina con abilità i dettagli, in una sintesi magistrale e di grande stile. Nelle sue opere, si nota l'intensa lotta condotta da un uomo contro un mondo e una società a lui ostile.

vincent van gogh autoritratto
Autoritratto

van gogh siesta
Riposo pomeridiano

van gogh girasoli
I girasoli

Van Gogh campo di grano con corvi
Campo di grano con corvi

Vincent Van Gogh nasce nel 1853 a Groot Zundert, in Olanda. Fino al 1868 frequentò la scuola ed apprese il francese, l'inglese, il tedesco e l'arte del disegno. Ma nel marzo 1868, a causa dello scarso rendimento e dei problemi economici del padre, si ritirò senza aver concluso gli studi.

Nel luglio del 1869 lavorò in una casa d'arte a L'Aia, dove si occupava della vendita di riproduzioni di opere d'arte. Sembrò molto interessato a questo lavoro, che gli consentiva di approfondire le tematiche artistiche e lo stimolava a leggere e a frequentare musei e collezioni d'arte. Mantenne i contatti con la famiglia e soprattutto con il fratello Théo, con il quale iniziò una corrispondenza che durerà tutta la vita.
Viaggiò a Bruxelles, a Londra e a Parigi, rimanendo affascinato dalla bellezza della città e dai fermenti culturali che l'animavano.

Nel 1875, in crisi religiosa, si licenzia e va a vivere a Ramsgate (Londra), e poi a Isleworth, dove diventa aiuto predicatore di un pastore metodista. Nel 1877 parte per Amsterdam, per studiare teologia. Respinto agli esami di ammissione, dall'agosto del 1878 frequentò un corso di evangelizzazione e partì per Borinage (Belgio meridionale), dove voleva dedicarsi ai poveri. Nel 1879 Van Gogh ottiene un incarico a Wasmes, ma il suo fanatismo religioso non piace ai superiori, che non gli rinnovano il mandato.

Vincent continuò a svolgere quella che considerava la sua missione: aiutare chi non stava in realtà peggio di lui. Arrivò a cedere il suo letto ai malati o a curare i feriti usando come bende i suoi vestiti. Interruppe per qualche tempo la corrispondenza con il fratello Théo, che lo disapprovava, cercando di distoglierlo da un'attività che sembrava aggravare il suo delicato equilibrio psichico. Vincent, si spostò frequentemente per il Belgio percorrendo a piedi centinaia di chilometri.

Nel luglio 1880, riprese la corrispondenza con il fratello Théo che gli mandò del denaro e lo incoraggiò a dipingere. Vincent nell'ottobre 1880, si stabilì a Bruxelles dove, si iscrisse all'Accademia di Belle Arti.
Si legò d'amicizia con il pittore olandese Anthon van Rappard e studiò prospettiva e anatomia. Nel 1881 lasciò l'Accademia e s'innamorò di una sua cugina. Non corrisposto, Vincent si ustionò volontariamente una mano sulla fiamma di una lampada.

A L'Aia, continuò a disegnare sotto la guida del pittore Anton Mauve. Verso la fine del 1881, eseguì nature morte dipinte a olio e figure all'acquarello. In seguito, si trasferì a L'Aja, vicino allo studio di Mauve, il quale, insieme con il fratello Théo, lo soccorse economicamente. Dopo pochi mesi, tuttavia, ebbe contrasti con il pittore e ruppe i rapporti.

Nel 1882 l'artista conobbe una prostituta che gli fece da modella e con la quale convisse e che lasciò dopo le pressioni della famiglia, che tentò addirittura di farlo internare. Nel 1883 andò a vivere nel nord dell'Olanda, dove ritrasse gli operai e i contadini del luogo. Alla fine del 1883 tornò a vivere con i genitori che si erano trasferiti a Nuenen e lavorò intensamente. Qui allestisce uno studio e tiene lezioni di pittura. Dipinge scene di vita contadina e operai al lavoro, che culmineranno nell'opera "I mangiatori di patate" (1885).

Nel frattempo ebbe altri problemi con una vicina di casa con la quale aveva avuto una relazione. Nel 1885 il padre morì d'infarto dopo un alterco avuto con lui. Fu accusato anche di essere responsabile della gravidanza di una ragazza.
Nel 1886 Vincent Van Gogh è a Parigi, dove segue i corsi di Cormon e diventa amico di Toulouse-Lautrec e Bernard. Conosce gli altri artisti impressionisti e Gauguin.

L'artista si convinse che nella pittura, l'abilità tecnica non doveva essere il fine dell'arte, ma solo il mezzo per esprimere i  propri sentimenti. Sebbene si sforzasse di dipingere in modo soddisfacente, se il risultato non gli piaceva, ciò lo lasciava completamente indifferente. Nel 1887 organizza con Gauguin e Bernard la mostra del gruppo du petit boulevard. Si dedica a ritratti e paesaggi: vedute di Montmartre, i mulini a vento ecc…
L'intensità luminosa dell'impressionismo e la tecnica divisionista, influenzano la sua pittura. Tende a semplificare sempre di più la forma e il colore degli oggetti, per concentrarsi sulla loro struttura e le loro caratteristiche. Nella ricerca un suo stile personale, viene anche influenzato delle stampe giapponesi, che ammira e copia. Il ritratto, diventa il suo tema preferito ed esegue numerosi autoritratti.

Nel 1888 si reca ad Arles, in Provenza dove cerca di costituire una comunità di artisti. Affascinato dalla natura del luogo e  dai colori dell'estate dipinge una serie di paesaggi. Van Gogh, scrive a Gauguin di raggiungerlo al più presto, per dare vita a una sorta di comunità artistica, ma la loro convivenza, dura poco a causa dell'incompatibilità di carattere e della crescente instabilità psichica di Vincent, che cade in grave crisi depressiva e viene ricoverato in ospedale. Nel 1889 viene internato in manicomio, dove continua a dipingere. Nel 1890 l'artista esce dal manicomio, ma le condizioni psichiche non sono buone e si trasferisce ad Auvers-sur-Oise, presso il dottor Gachet. Ricomincia a lavorare ed i suoi quadri rispecchiano la sua tristezza e la sua estrema solitudine.

Nel luglio 1890 Vincent Van Gogh si avvia nei campi e si spara un colpo di pistola al petto. Muore 2 giorni dopo il 29 luglio.