L'angolo dell'ARTE | Alfredo Ossino |
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ESPRESSIONISMO |
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Ernest Ludwig Kirchner Emil Nolde - Christus und die Sünderin - 1926 Aligi Sassu COS'È L'ESPRESSIONISMOIl termine espressionismo indica la propensione artistica a privilegiare, anche ricorrendo all’esasperazione il lato emotivo della vita reale rispetto a quello che normalmente viene percepito. Alcuni lo associano anche alla deformazione, in quanto l’espressionista tende alterando i colori e le forme reali degli oggetti, delle persone o anche delle ambientazioni di modificare la realtà per raffigurare quella che lui ritiene sia la verità. Per l'ideologia del movimento la pittura non è bellezza esteriore e visiva, ma un mezzo per consentire la visione all'interno dell'animo umano. L'occhio infatti, è solo un mezzo per interagire con la nostra sensibilità interiore, che spesso estrinseca toni foschi e cupi. All'interno dell'animo, l'artista trova sempre l'angoscia, la bruttura e l’ipocrisia e rappresenta il tutto con immagini sgradevoli e brutte. Con l'espressionismo il brutto diviene arte, cosa che non è mai prima avvenuta nella storia e chiaramente in contrasto con in concetto di arte, che si identifica con la bellezza e che ne è quasi sinonimo. ORIGINE ED EVOLUZIONE DELL'ESPRESSIONISMO
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ESPRESSIONISMO ITALIANOAnche in Italia alcuni artisti operarono nell'ambito dell’espressionismo. Nel 1926, a Torino, si riunì il Gruppo dei sei. Fra i protagonisti i pittori Francesco Menzio, Enrico Paolucci, Carlo Levi e Piero Martina. Qualche anno più tardi il gruppo di Corrente a Milano. Altri pittori ebbero influenze espressioniste, caratterizzate soprattutto dalla deformazione del linguaggio; Treccani, Birolli, Renato Guttuso, Bruno Cassinari, Giuseppe Migneco, Aligi Sassu, Italo Valenti, Emilio Vedova e Lorenzo Viani e scultori quali Giacomo Manzù e Luigi Broggini. ESPRESSIONISMO ASTRATTOA partire dagli anni Trenta gli Stati Uniti cominciano ad avere un ruolo importante nella cultura mondiale. In questo contesto si collocano un gruppo di pittori che danno vita ad una nuova esperienze: l’espressionismo astratto. Gli esponenti della Scuola di New York, pur non avendo un preciso programma, sono spinti dall’interesse per il gesto fisico, come espressione intima dell’artista. Dai surrealisti, prendono la creazione spontanea, e l’interesse per l'astrattismo. La loro ricerca si sviluppa nella direzione dell’action painting e nellaiconografia di Gorky. L’affermazione mondiale del loro nuovo linguaggio sottolinea il nuovo primato artistico che il nuovo continente assume rispetto all'Europa. |