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ALESSANDRO FILIPEPI detto SANDRO BOTTICELLI


Sandro Botticelli è stato un grande pittore del millequattrocento ed è considerato uno di maggiori esponenti del Primo Rinascimento, periodo che concilia i modelli di bellezza classici con lo spirito umanista dell'età moderna. La sua pittura, spazia dai temi mitologici a quelli sacri, e le sue figure fluiscono in modo armonico sulla superficie. I colori delicati, le linee dolci, accompagnati alla plasticità delle figure ne fanno uno dei più grandi artisti del suo secolo.

OPERE di SANDRO BOTTICELLI


Sandro Botticelli - Primavera
Sandro Botticelli - Primavera

Sandro Botticelli - storia di Virginia
Sandro Botticelli - Storia di Virginia

Sandro Botticelli - La nascita di Venere
Sandro Botticelli - La nascita di Venere

Sandro Botticelli - Calunnia di Apelle
Sandro Botticelli - Calunnia di Apelle

Sandro Botticelli - Venere e Marte
Sandro Botticelli - Venere e Marte

BIOGRAFIA DI SANDRO BOTTICELLI


Alessandro Filipepi, nacque a Firenze nel 1445. Figlio di Mariano di Vanni Filipepi, ebbe tre fratelli e crebbe in una famiglia modesta. Il padre faceva il conciatore di pelli. Sul motivo per cui venne chiamato Il Botticelli, ci sono diverse ipotesi, ma nessuna certezza. La formazione del giovane Sandro avvenne nella bottega del pittore Filippo Lippi.
Dopo la stagione di Brunelleschi, Donatello e Masaccio, nei primi decenni del Quattrocento, Alessandro Botticelli è l’artista fiorentino che più di tutti contribuì alla crescita del Rinascimento. La gran parte della sua attività si svolse a Firenze, all’ombra dei Medici e la loro protezione gli garantì numerose commissioni, nell'arco di circa 20 anni. In quel periodo inoltre, la pittura diviene sempre più di moda rispetto alla scultura che, fino ad allora, aveva avuto il primato della produzione artistica fiorentina.

Nel 1469, Sandro Botticelli aveva già una sua bottega, lavorava da solo e gli furono affidati i primi lavori.
Nel 1470 realizzò la sua prima opera importante, La Fortezza, eseguita su commissione dell’Arte della Mercanzia. Nello stesso periodo, entrò in contatto con la famiglia Medici e di conseguenza con la migliore società fiorentina del tempo.

Nelle sue prime opere La Madonna con Bambino, le influenze e le somiglianze con le opere del suo maestro Lippi, sono evidenti.
Successivamente, fu influenzato pittoricamente anche dalle opere di Andrea Verrocchio e sopratutto da Antonio del Pollaiolo.
L'arte e gli insegnamenti del Verrocchio si intravedono chiaramente in un secondo gruppo di Madonne realizzate tra il 1468 e il 1469 (la Madonna del Roseto, la Madonna in gloria di serafini, e la Madonna col Bambino e angeli. In questa opera, i personaggi sono disposti prospetticamente davanti al limite frontale del dipinto, visto come una finestra. L'architettura sullo sfondo definisce la volumetria dello spazio ideale entro cui è inserita l'immagine. La composizione è costruita quindi per piani, mediando tra lo spazio prospettico e quello dei personaggi in primo piano.

Nelle prime opere dell'artista, come la Fortezza ed il San Sebastiano, la parte grafica, prevale su quella pittorica e sulla plasticità delle composizioni. Dopo una serie di opere che rispecchiano questo sua caratteristica, l'artista forma un suo stile personale.

Nel 1472 Sandro Botticelli realizzò il dittico Giuditta e Oloferne e successivamente una serie di ritratti, tra cui quelli di Giuliano de’ Medici e il ritratto di giovane con medaglia. Nel 1477 dipinse per la chiesa di Santa Maria Novella l’Adorazione dei Magi.

Nel 1478, dipinge per Lorenzo di Piero de'Medici la Primavera. In questo dipinto, al centro si trova Venere tra due gruppi di personaggi: da una parte Zefiro che insegue Flora e la primavera vestita di fiori, dall'altro le tre Grazie e Mercurio. In questo dipinto Sandro Botticelli raggiunge una perfetta armonia tra il suo innato amore per il disegno e la plasticità delle forme. L'atmosfera è evanescente e fioca, come quella che si ritrova nella Nascita di Venere (1482 - 1484). Ambedue sono le sue opera più conosciute.

Nello stesso periodo dipinge Pallade e il Centauro (1482) e Marte e Venere (1483) la Nascita di Venere (1484) e alcuni quadri a soggetto sacro come la Madonna Magnificat e la Madonna della melagrana ed esegue anche alcuni disegni che riproducono scene della Divina Commedia di Dante.
In questo stesso periodo, 1481-82, venne chiamato a Roma per collaborare agli affreschi della Cappella Sistina dove lavorò assieme a Cosimo Rosselli, al Ghirlandaio e al Perugino, eseguendo i tre riquadri con la Punizione dei ribelli, le Prove di Mosè e le Prove di Cristo. Sono questi gli unici lavori che realizzò lontano da Firenze.

Negli anni successivi la sua pittura continuò con costanza, ma senza grandi variazioni, sempre ancorata al suo stile fatto di atmosfere di raffinata eleganza e di affascinanti figure. Verso la fine del secolo il suo stile subisce un mutamento, la sua pittura diventa di carattere sacro probabilmente dovuto all'influenza delle predicazioni di Savonarola.

I soggetti mitologici vengono abbandonati e si n ota un indurimento delle forme, un cromatismo più cupo, una mimica dei personaggi più patetica e una composizione più dinamica.
Nel 1495, il pittore dipinge la Calunnia, la cui composizione è molto movimentata ed inquadrata entro un'architettura piuttosto fastosa.
La Natività, è tra le opere che rispecchiano questo suo nuovo modo di dipingere, opere di alta tensione spirituale in forme arcaicizzanti.

Sandro Botticelli, che è stato uno dei più celebri pittori, disegnatori ed incisori del 1400, dopo un periodo di completa infermità, muore povero, solo e gravemente malato nel 1510 a Firenze.